Samai e Muwashahat
- Amira Elena
- 10 lug 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 6 nov 2020

Samai e Muwashahat si collocano nella regione Al Andalus che comprende i territori della penisola iberica soggetti alla dominazione musulmana tra l’inizio del 700 e la fine del 1400.
Il termine Samai significa qualcosa connesso all’ascolto ed è un’antica composizione musicale di origine turca, appartenente alla musica colta, ripresa e perfezionata dagli arabi. La sua struttura comprende quattro sezioni chiamate khana, ognuna seguita da un ritornello, il taslim. Il Samai utilizza un modulo ritmico in 10/8 chiamato samai taquil seguito in tutto il taslim e i primi tre khanat, mentre il quarto khana, che precede l’ultimo ritornello, può essere composto da un modulo ritmico in 3/4, come il valzer.
Nei muwashahat la composizione musicale è arricchita da poesie scritte in arabo classico, originarie del decimo secolo, che comprendono vari generi, da quelle religiose per glorificare Dio a quelle d’amore per sublimare il sentimento. Il testo della poesia è cantato da un coro che si alterna alla voce solista, a cui sono riservate precise parti della strofa, ed è accompagnato da un insieme di strumenti della musica araba tradizionale, quali oud, nay, qanun, riq.
Dopo la caduta di Granada nel 1492 per mano dei cristiani, i musulmani abbandonano la Spagna e si trasferiscono in nord Africa, in Algeria, Marocco, Libia, Tunisia dove lo stile continua ad essere tramandato. Per quanto riguarda il legame di questo genere con la danza, è grazie al maestro Mahmoud Reda che, con la sua visione della musica e della cultura arabo-andalusa, ha tradotto questa forma d'arte in uno stile di danza dall’alto gusto estetico, cortese ed elegante.
Per approfondire il lavoro di Reda sul muwashahat, consiglio di leggere l'articolo di Farida Fahmy, che è stata la prima ballerina della Reda Troupe: http://www.faridafahmy.com/Muwashahat.html
Il costume ideato per la danza può essere composto da un abito intero o da un ampio paio di pantaloni, un gilet e un copricapo con dei veli che possono adornare anche le braccia e le mani per valorizzare i movimenti ampi e leggeri delle ballerine.
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